per iniziativa di:
 
Galleria d’Arte Studio 71 di Palermo
Portale Internet PITTORICA
 
e col Patrocinio 
dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di CALTANISSETTA

"PASSIO - dai giorni della sofferenza"

 personale di  GIUSTO  SUCATO

 catalogo a cura del Centro d'arte e di informazione Studio 71 Palermo

contributi in catalogo di:

Eugenio Miccini

Vinny  Scorsone

Franco Spena

dal 24 gennaio al 14 febbraio 2004

<<.....Giusto Sucato precipita in questa china di passi, si lascia andare, nei segni del tempo o dei tempi del suo ricercare, a dilatare o a restringere la sua confluenza retinica, per dissolvere e rimettere a fuoco, il suo catalogo di segni - che costituisce il suo essere nel mondo - che è in fondo la sua memoria, il registro nel quale è segnata la sua vicenda umana che è, appunto, la sua maniera di essere nel tempo.....>>

Franco Spena

 
<<.....Nelle sue tavole Sucato combina reperti che alludono ad una qualche dignità pregressa di materie impropriamente chiamate a significare oltre a se medesime anche altre possibili simbologie. Sono quindi "scritture" di una sorte di iconoclastia coranica impoverita da una voluta, anzi ostentata, povertà semantica.   Quindi a ben vedere assai poco situabili nel regno di una verbalità della scrittura.  La quale, sarebbe circoscritta, prendendo a prestito le categorie semiotiche di illustri linguisti, a un sistema di significanti che per la loro disposizione su "pagina" possono intendersi come "grafi" di una lingua perduta o rimossa.  In realtà, questi sistemi non dicono nulla di più della loro estatica presenza. In altre parole, sono dunque opere visivo-plastiche che combinano la pittura e la scultura, restituendo agli oggetti la loro opacità di cosa insieme alla trasparenza della forma. O viceversa......>>
 
Eugenio Miccini
 
<<......Nel corso del tempo molti artisti hanno affrontato il tema, così delicato, della passione di Cristo, sviluppandolo ciascuno a seconda delle proprie conoscenze e della propria sensibilità........>>
<<....In queste opere di Giusto Sucato c'è una violenza fulminante che colpisce lo spettatore in pieno viso. Centinaia di chiodi ritorti (i più dei quali fabbricati manualmente), si conficcano nelle tavole stillando sofferenza.  Quelle stesse tavole sono il corpo di Cristo, sono la nostra cara terra trafitta dalla stoltezza umana.  Nella visione di Sucato, Gesù è il nostro pianeta. Così le spine della corona divengono piogge acide che bruciano il suolo; i chiodi inflitti la barbarie che è nel mondo; gli squarci e le ferite, le bombe che devastano il pianeta. ....>>
                                                       
                                                                                             Vinny Scorsone

 

 

alcune foto dell'inaugurazione della mostra