Galleria Mercurio Arte
Via Simone Cuccia, 21 - Palermo

 

 
 
ARRIGO MUSTI
“DROPS PART I”
 
Presso la Galleria Mercurio Arte di Palermo, sabato 15 marzo alle ore 18,00 avrà luogo la mostra di Arrigo Musti, artista palermitano nato nel 1969 che non nega il contatto con la sua terra d’origine ma si immerge nei modelli, nei simboli  di concetti forme del pensiero e dell’immaginario umano e su cui ha scelto di fondare le basi teoriche e visuali del suo sistema pittorico.
Musti riesce a dialogare con la storia e con la grandiosità delle esperienze artistiche che si sono avvicendate in Sicilia nel corso dei millenni. Infatti, Musti si colloca  in modo personale e indipendente nel contesto attuale, mescolando i richiami alla storia dell’arte. L’ulteriore, affascinante paradosso di questo artista  è la sua capacità di evocare una sorta di archeologia senza cadere in rievocazioni solo legate al passato  e volutamente distanti dalle questioni del nostro presente.
L’esposizione nella galleria Mercurio Arte dal titolo “Drops Part I” comprende gli ultimi, inediti, lavori dell’artista che mostrano un’insolita personale visione del volto di ispirazioni classica che come dice lo storico Lorenzo Canova, riesce a “legare l’opera di Antonio Canova a quella  di Lucio Fontana”. Attraverso le sue opere Musti si immerge, in un flusso interiore che aspira ad uscire dal tempo, si cala all’interno delle antiche statue con colori e pulsazioni cromatiche che possono arrivare all’evocazione, in chiave attuale, della Pop Art.  Un artista Musti, già apprezzato a livello nazionale e internazionale, che sta dimostrando di avere un talento straordinario e una sensibilità fuori dal comune.
 
Musti cerca di cogliere sui volti delle persone, che egli raffigura senza pupille, la gioia nella sofferenza, il potere della seduzione, il conflitto, gravido di significati, tra bene e male, ragione e follia. Le sue pitture, che hanno una forte connotazione simbolica, nascono da lunghe elaborazioni e da riflessioni sociali, che stimolano temi importanti, come quello degli emarginati, come quello del degrado fisico e architettonico che le persone e le cose subiscono.  La sua pittura è frutto di una lunga meditazione prima di realizzare il quadro; gli piace rappresentare l’espressione dei volti, che sempre nascondono i sentimenti più profondi, la sofferenza degli uomini, donne e bambini che nascono in zone meno fortunate della nostra, dove patiscono la sofferenza e malgrado ciò riescono comunque a sorridere.
Un’arte dunque incentrata su profonde tematiche sociali e politiche, che fa di Musti un artista impegnato sul campo dei diritti umani e dei valori positivi che devono ispirare le azioni dell’umanità. Alcuni quadri di Arrigo Musti sono permanentemente esposti anche al Museo Guttuso di Bagheria e nel Museo d’arte contemporanea presso la provincia regionale di Palermo e al Palazzo di giustizia di Palermo.
Arrigo Musti da molti anni ha lasciato la professione di avvocato per una carriera artistica che gli ha permesso, in breve tempo, di raggiungere un grande successo.  
Musti ha partecipato nel 2011 alla 54ª Esposizione Internazionale d'arte di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi per scelta del regista Giuseppe Tornatore. E’ stato finalista al Concorso Mondiale d’Arte Contemporanea promosso dalla cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani.
Nella sua carriera ha esposto anche alla Wright State University (Dayton – Ohio, USA). Un’ importante mostra personale è stata allestita nel 2012 a Montecitorio, Camera dei deputati, a Roma ed a Palazzo Sant'Elia a Palermo. Vanta, inoltre, numerose esposizioni collettive in Italia, Francia, Olanda, Inghilterra.
Arrigo Musti attualmente vive e lavora tra Roma e Bagheria.
La mostra a cura della Galleria Mercurio Arte dal titolo DROPS PART I verrà inaugurata il 15 marzo e resterà aperta fino al 12 aprile 2014 presso la Galleria Mercurio Arte di Via Simone Cuccia 21 – 23, Palermo

 

Orari: martedì – sabato 10,30 / 13.00 – 17.00 / 20.00 
              
                                                                     
Anna Scorsone Alessandri - marzo 2014

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