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MOSTRA  A BRUXELLES
ARTISTI  ITALIANI  NELLA CAPITALE D’EUROPA
Il messinese Salvar, il calabrese Pino Conestabile, Alessandra Benini, Giuliano Giuliani scalano il successo europeo
 
 
Meritato successo della mostra degli artisti italiani a Bruxelles, in una nota Galleria d’Arte del centro della capitale europea, gestita da fiamminghi e da due siciliani.
Alessandra Benini, Pino Conestabile, Giuliano Giuliani, Salvar, straordinari artisti, hanno avuto ricevuto onori ed allori per la loro brillante attività artistica. Presenti illustri rappresentanti degli Uffici U.E. come il dott Stefano Cumer della Commissione Bilancio della U.E., Vitantonio Laraspata, direttore del giornale in Lingua Italiana a Bruxelles, direttore della Commissione Spettacolo della U.E. ed altri personalità del mondo dell’arte e della cultura. Al vernissage erano presenti i galleristi ed i rappresentanti dell’Associazione Arte C. Siciliana, Amedeo Arena e Jean Paul Amato, organizzatore di eventi.
La mostra chiuderà i battenti il giorno 8 Marzo 2007. Chi sono questi artisti? Conosciamoli meglio.
 
Alessandra Benini  
Nata a Final di Rero Tresigallo provincia di Ferrara, è oggi residente a Villar  Dora, provincia di Torino. Appassionata d’arte sin dall’infanzia, decide di dedicarsi al disegno ed alla pittura seguendo le orme dei più grandi artisti, studiandoli da vicino e visitando i più grandi e importanti musei d’Europa; il suo amore più grande è per Vincent Van Gogh di cui conosce tutto; anticonformista, è un’ autodidatta; sperimenta l’amore per il colore attraverso le sue opere e anche con il disegno.
Di recente, ha partecipato ad una collettiva ad Hong Kong alla galleria CONOISSEUR, una collettiva  a Parigi alla GALERIE ART ET MISS,  ispirata alle residenze degli impressionisti, inoltre ha una permanenza nella bellissima città di Cremona alla galleria IMMAGINI SPAZIO ARTE. Benini dipinge ispirata dall’arte e da Dio.
 
Salvar
Salvar, Salvatore Arimatea, nasce nel 1963 a Messina. Studi Classici, laurea in Medicina e Chirurgia. Ginecologo, medico del Carcere di Trento, insegna Sessuologia nei licei della città e lavora nel settore dell’Emergenza Sanitaria. Inizia la sua carriera artistica sin dall’età giovanile, conseguendo riconoscimenti, dal 1981, destando, con il suo genere surrealista, interesse da parte di critici quali Lucio Barbera e Enzo Ferraù. La sua carriera artistica in campo televisivo, negli anni Ottanta, vede story-board per spot televisivi e scenografie. Dal 1985, caricaturistica e vignettista, affronta la satira politica e sportiva per la televisione. Le sue tavole illustrano diversi libri e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. E Arimatea- regista? Ricordiamo, tra i tanti film, "Una tela sporca di sangue" (1984) che ha visto l'esordio di Maria Grazia Cucinotta e Anne Ciccone.
 
Giuliano Giuliani 
Nasce a Roma nel 1969, laureato in giurisprudenza, impiegato.
Le sue creazioni artistiche viaggiano in sospeso tra le realta' e la fantasia, in un dedalo di colori che tradiscono l'ansia e la gioia del vivere quotidiano.Realizza progetti grafici per l' AR.PER.C. Arte per Comunicare. Castellabate, Salerno.Ha pubblicato illustrazioni per i segg. periodici USA: Propergander (San Marcos, TX) e tanti altri. Selezionato nel sito web di  Milo Manara sito ufficiale (sezione Drawing Workshop). Lavori per gli editori francesi 2L e Editions Personnelles
 Mostre : Personali e collettive in Italia ed all’estero; ricordiamo la  Mostra collettiva alla Galleria Art et Miss, Parigi ott. 2006 .Collaborazioni: Inchiostri per Cristophe Delvallè (http://www.delvalle.fr/). Prossima Mostra a Bruxelles, Febbraio 2007, Amart G.
Si è interessato dell’artista il critico d’arte Maria Teresa Prestigiacomo.
Dulcis in fundo, ecco l’artista fondatore del Manifesto “Free Philosophy Art” Dinamismo Cosmico” con “ Buchi” e “Strappi”
Pino Conestabile
Nasce nel 1957 a Curinga (CZ) dove vive ed opera. A soli dodici anni, nasce in lui la passione per la musica: frequenta un corso triennale di clarinetto che, a fine corso, suona brillantemente.
L’arte lo avvince, sin dall’adolescenza; l’incontro con maestri quali Andrea Cefaly, a vent’anni,  lo incoraggia e lo sprona a continuare il suo percorso artistico. Le opere della ricca produzione del pittore curinghese sono presenti in diverse Biennali d’Arte, quali la Biennale di Monterosso Calabro, conseguendo Premi e brillanti riconoscimenti. Numerose testate giornalistiche si sono interessate della sua arte, sottesa alla “Scuola di pensiero” che affonda le radici nella  sua Free Philosophy Art. Al suo pensiero filosofico, ai suoi “Buchi” e “Strappi” ed suo “Dinamismo Cosmico” si sono interessati autorevoli critici. E’ imminente, per Conestabile, la fondazione di uno storico Manifesto Culturale-artistico che condensi gli assiomi del suo originale genere pittorico.  
I galleristi fiamminghi hanno inserito, la pittrice Franca Vasile di Vittoria con le sue gradevoli opere di citazione antonelliana.

 Maria Teresa Prestigiacomo

 
MOSTRA A BRUXELLES PER IL MESSINESE AURELIO VALENTINI
IL ROMANO MARIO SALVO, STEFANO 5010, PIEMONTESE E IL CAMPANO KUREN
 
PREMIATI CON IL GRAND PRIX EUROPE ART DE BRUXELLES
 
  
Bruxelles. Grandiosa Mostra a Bruxelles per il messinese, il maestro Aurelio Valentini, ingegnere, il maestro romano Mario Salvo, il cui cognome denuncia l’appartenenza, per la generazione che l’ha preceduto alla nostra terra di Sicilia, il campano Kuren docente all’Istituto D’Arte ed il fisico elettronico Stefano 5010, artista “ tecnologico”. L’allestimento importante é a cura di Arte Cultura S. absl di Jean Paul Amato e di Amedeo Arena, supportati dai galleristi belgi Heidi e Frederic, presso la Galleria Amart (Espace 34) a due passi dal cuore elegante della città belga. La mostra sarà inaugurata da illustri personalità della Comunità Europea, la presentazione effettuata in francese, con traduzione in fiammingo; sarà presente il direttore del giornale Il Botteghino, che cura la rubrica La bottega dell’Arte. Nel corso del vernissage saranno assegnate agli artisti le targhe- Grand Prix Europe Art de Bruxelles, attraente riconoscimento ideato dai rapporti tra le due Associazioni Culturali (italiana e belga) che da qualche tempo operano tra l’Italia e Bruxelles: Associazione Sicilia Solare e Arte Cultura Siciliana e, dunque, dall’Associazione Culturale Interprovinciale Sicilia Solare e dal suo presidente, lo scrittore Rocco Chimera di “ Ho baciato Totò Cuffaro”.Un vin d’honneur siglerà la vernice del 22 Aprile. La mostra chiuderà i battenti il giorno 10 Maggio, dopo circa un mese dall’allestimento che ha avuto luogo l’otto Aprile, ufficialmente il 13.
Quattro artisti, quattro personalità ben distinte tra loro; generazioni diverse: Valentini affonda il tema della memoria storica e con un occhio proteso al passato, intende rivolgere un appello accorato agli amministratori dei paesi siciliani affinché tutelino e conservino intatti gli antichi segni del tempo perduto; le sue opere rendono omaggio alla Sicilia più antica e più vera, quella che si stringe attorno ad una chiesa ed ad un campanile come nel Medioevo, in un abbraccio di affetto e di solidarietà; la tavolozza é intimista e sobria, le nuances cromatiche, quelle del sogno e della memoria.
Mario Salvo, maestro dell’impressione e della luce, presenta opere in cui il paesaggio canta le sue vibrazioni ritmiche attraverso i cromatismi dinamici dell’artista; compostezza, pulizia delle forme, sobrietà compositiva fanno di questo artista un maestro del colore.
Kuren, Enzo Cuccurullo, di Torre Annunziata, accoglie in se la lezione dei grandi maestri del passato, quali De Chirico e i metafisici, rivisitando stilemi, simboli, cromie, adattando temi e soggetti nuovi che connotano l’artista quale pittore specchio del suo tormentato tempo; la rivisitazione si compie con un gesto d’amore, d’ossequiosa devozione ai grandi maestri ma con forte personalità e voglia di imporsi in modo nuovo alle nuove generazioni alle quali si rivolge per carpirne attimi di intensa riflessione.
Stefano 5010 é artista che compie il miracolo tecnologico della rielaborazione delle opere-capolavori dei maestri che hanno fatto la grande Storia dell’Arte; ne derivano opere romantiche e singolari, delicate e accattivanti, frutto di una mano esperta che non desidera lasciare ai posteri “ Falsi d’autore”, bensì opere nuove e tecnologicamente trattate, che contengano “ Gocce di Memoria”, tracce segniche di un passato glorioso che ha accompagnato la rappresentazione di forme, figure, paesaggi.

 Maria Teresa Prestigiacomo

 
Tra passato e futuro, nel segno dell’arte
PEINTRES DE ASSORO EN BELGIQUE: una finestra sull’Europa
 
Assoro (En)La Sicilia si abbraccia con il Belgio, nel segno dell’arte. Ventisette artisti saranno presenti con le loro opere  nella capitale mitteleuropea: Amedeo Arena, Petronilla Belintende, Giovanni Bruno, Carmelo Calabretta, Giuseppe Calabretta, Enrico Capizzi, Antonino D’Accorso, Gianluca D’Accorso, Giusi Di Leonforte, Antonino Giunta, Graziana Giunta, Fabio Guarrera, Samantha La Masa, Gioacchino Mazzola, Maria Mazzola, Matthias Pils Mazzola, Sebastiano Mazzola, Salvatore Notarrigo, Giuseppe Piro, Gaetano Provitina, Pinella Ragusa, Daniela Riccioli, Primo Saladino, Maurizio Sanfilippo, Aurora Savoca, Antonino Vaccalluzzo; un memorial é dedicato, inoltre, al compianto maestro, già docente all’Accademia di Belle Arti di Catania, Elio Romano.
La Sicilia é la regione che può vantare, sicuramente, nella sua ricca tradizione, i più significativi pittori che questo secolo abbia prodotto: senza andare troppo lontano nel tempo, occorre ricordare, ad esempio, l’attuale “Scuola dei pittori di Scicli”, dal respiro che va oltre la dimensione europea; prova ne sia la grandiosa mostra allestita per il pittore siciliano Guccione, di recente, a Bruxelles, evento che ha determinato un’inevitabile cassa di risonanza internazionale. Oggi,  Assoro vive uno dei giorni più importanti della sua vita: ventisette artisti d’origine assorina, dopo un’inaugurazione  tenutasi nello stesso paese promotore dell’iniziativa, alla presenza del presidente della Provincia di Enna, dott. Cataldo Salerno( sponsor dell’evento) del Sindaco di Assoro, dott. Giuseppe Assennato, dell’assessore alla cultura dott.ssa Maria Angela Paratore, mia quale  curatrice e presentatrice delle mostre, unitamente al coordinatore dei lavori il pittore Salvatore Notarrigo, saranno presenti con le loro opere a Quaragnon ed a Bruxelles. Quaragnon, il 24 aprile ospiterà i pittori e gli scultori (solo di alcuni vi saranno le sole produzioni) nel Palazzo Municipale in cui il Borgomastro del luogo, Guy Roland, porgerà loro un caldo benvenuto; Bruxelles vedrà l’ Hotel Brussel (Best Western) di Bruxelles consacrarsi tempio dell’arte il 25 aprile. L’expo, dal titolo “Pittori di Assoro in Belgio”, Una Finestra sull’Europa, si profila quale rassegna di notevole importanza, oltre i confini stessi dell’arte, giacché si riveste di una tripla valenza di natura artistica per lo  scenario espositivo europeo in cui si collocheranno gli artisti, con la loro diversa tipologia di stili e di generi proposti; una valenza sociale, per l’occasione di sviluppo che l’evento provoca nell’incontro tra gli artisti e con le loro opere; infine, la valenza storica: il ritrovarsi, nel segno dell’arte, tra passato e futuro; cucire o ricucire le trame di un ordito di tante vite; ricostruire le complesse e commosse tappe di storia delle famiglie assorine (emigranti anche di terza generazione, affermati all’estero) ed attraverso l’arte, compiere il miracolo di un ricongiungimento totale (da qualunque città d’Europa ci si trovi) alla terra d’origine, Assoro (En), cuore antico di una Sicilia che di Storia ogni giorno si nutre, E’ questo il senso: in un momento storico in cui, maggiormente, ci apriamo all’Europa, gli artisti cercano, con commozione, ciò che ci unisce, affermando l’esigenza di tutelare l’identità socio-culturale italiana. Questo é il filo conduttore di quest’evento d’arte (non una collettiva come tante altre) che riunisce pittori, scultori, grafici, ceramisti, fotografi d’arte, artisti della computer art, emigranti o figli di brillanti immigrati in Belgio o in Germania o in Francia, gente partita in cerca di fortuna con il sudore della fronte e che oggi, più che mai, cerca di ricreare ulteriori legami con le intime radici del paese natìo. A questo punto, si è indagato sul rapporto tra  l’anima loci ed il suo artista: ovvero si è “investigato” quanto “le radici” abbiano lasciato tracce, impronte segniche sui segni d’arte “altri”, a volte, anche, apparentemente, lontani dalla narrazione descrittiva dei luoghi assorini, dalle sue pietre, dalla sua torre, dal suo campanile .
 Pertanto il sogno degli artisti assorini non é semplice, prustiana “Ricerca del tempo perduto”; é ricerca di un linguaggio iconico forse anche comune che s’interroghi sul significato della propria esistenza, ritrovandone la propria memoria storica, pur verso il futuro. In tal senso- continua la Prestigiacomo- testimonial di quest’evento potrebbe essere Primo Saladino: l’artista, console alle isole Bermuda, vissuto a Londra per molti anni, non é stato attratto tanto dal “triangolo delle Bermuda” o dalle nobili mondanità londinesi, quanto dall’amore per il suo paesello abbarbicato in cima ad una montagna; in tarda età, ad esso fa ritorno, come un figliol prodigo, commosso dalle fragranze di zagare, dagli umori, dai sapori, dal canto dei grilli di una notte di luna assorina sulle campagne desolate e si ritrova in un abbraccio di solidarietà con la sua terra e la sua storia collettiva.                                                                      
                                                                    
Entre passé et avenir, dans le signe de l'art
 
La Sicile est la région qui peut vanter, sûrement, dans sa riche tradition, des peintres les plus significatifs que ce siècle-ci  ait produit: sans aller dans le temps trop loin, il faut rappeler, par exemple, l'actuel “École des peintres de Scicli”, par le souffle outre de la dimension européenne; preuve en soit l'exposition grandiose préparée pour le peintre sicilien Guccione, récemment, à Bruxelles, événement qu'il a encaissé une caisse inévitable de résonance internationale.
Cette expositions-ci d'art, titre “Peintres d'Assoro en Belgique”, on profile quelle revue d'importance considérable, au-delà des frontières mêmes de l'art, puisqu'il se se rhabille d'une valence triple: la valeur artistique-culturelle des oeuvres, comme un caractère panoramique, dans le décor espositif européen, quel échantillonnage offert par les auteurs différents, à travers  la diversité typologique de styles et de gendres proposés; une valence sociale  comme promotion d'occasions de développe que l'événement détermine, en l'opérer une comparaison positive (en récupérant le pars construens) dans la rencontre entre les artistes e/o seulement entre leurs oeuvres; et enfin, une valence historique-anthropologique:  se retrouver, dans le signe de l'art, entre passé et avenir; coudre ou recoudre les trames des beaucoup de vies; reconstruire les étapes complexes et émues d'histoire des familles assorines (émigrants aussi de troisième génération, affirmés à l'étranger) et à travers l'art, accomplir le miracle d'une réunion totale (de n'importe quel ville de l'Europe il se trouve y) à la terre d'origine, Assoro (En), coeur ancien d'une Sicile qui d'Histoire chaque jour se nourrit, la Sicile d'Assoro que, à peu kilomètres,  rencontre la civilisation romaine pour les rues ensoleillées de Place Armerina qui vont vers les mosaïques, l’histoire qui adresse vers les temples silencieux de Castore et Polluce, riche de civilisations  grecque, qui trouve les anciens secrets de Morgantina et il se perd dans l'île phénicienne de Mozia, en découvrant le charme de l'ancien Lilibeo. En nom de cette splendide terre, dans le nom d'Assoro, dans une embrassade d'art, on sent  le sens orgueilleux d'appartenance à une communauté, si aussi petite et saisie à ses monts et, en même temps, l'exigence, prorompente, d'user expériences en domaine international qui, donc,  réaffirment l'omnipotence de l'art qui unit les peuples.
Et celui-ci le sens: dans un moment historique dans lequel, nous nous ouvrons à l'Europe le plus, des artistes cherchent, avec émotion, ce que nous unit en affirmant l'exigence de défendre l'identité sociale--culturelle italienne. Celui-ci est le fil rouge de cet événement d'art (pas une collective comme des nombreuses autres) qui réunit des peintres, sculpteurs, graphiques, céramistes, photographes d'art, artistes de la “computer art”, émigrants ou fils d'immigrés  en Belgique ou en Allemagne ou en France,  partis pour gaigner de la chance avec la sueur du front et qu'aujourd'hui, tissent, avec signes bigarrés d'art, liens profonds aux racines intimes du pays d’origine. À ce point, à moi, puisque critique, il ne reste pas que rechercher sur le rapport entre le genius loci, l'âme loci et son artiste: c'est-à-dire de “rechercher” combien “les racines”  aient laissées traces, empreintes segniche sur les signes d'art “autres”, parfois, aussi, apparemment, lointains de la narration descriptive des endroits assorini, de ses pierres, de sa tour, de son clocher.
Je rappelle une invitation chaude tournée aux lecteurs par Gesualdo Bufalino dans son livre, “Musée d'ombres”: “Aborder l'oreille au jet d'eau d'une fontaine et au fracas des cascades, c’est une bonne et sage chose pour un Sicilien” Dans la métaphore de l'écrivain sicilien inoubliable  se cache le sens du nôtre “rendez-vous” ici, tous ensemble, gens d'Assoro, de l'Europe, du monde, à Bruxelles, à “ offrir l’oreil au jet de cascade”, comme dans le message de “Sidharta” de Hermann Hesse, où le bonheur se cache entre les choses le plus petites et simples, dans les valeurs fortes et sûres, universellement reconnuées, dans l'embrassade intime aux propres gens. En conséquence, le rêve des artistes assorini n'est pas simple, prustiana “Recherche du temps perdu”; c’est à dire un chercher d'abordage à un code complexe linguistique qu'on interroge sur le sens de la propre existence, en retrouvant la propre mémoire historique mais avec un oeil que  regarde vers l'avenir.
 Soren Kierkegaard récitait:” Votre vie peut être comprise en regardant arriére. Mais elle doit être vécue en devant.”
En tel sens, testimonial de cet événement-ci  pourrait être Primo Saladino: l'artiste, consul aux îles Bermudes, vécu à Londres pour beaucoup d'années, il n'a pas été attiré beaucoup par le “ triangule des Bermudes” ou par les mondanités londoniennes nobles, combien par l'amour pour son petit village, ses racines en cime à une montagne; en âge tardif, vers lui il retourne, comme un fils prodigue, ému par les fragrances de zagare, des humeurs, des goûts, du chant des grillons d'une nuit de lune assorina sur les campagnes désolées et il se retrouve dans une embrassade de solidarité avec sa terre et son histoire collectif de son village natal ...Amor omnia vincit! 
 
                                                                   
Maria Teresa Prestigiacomo
mariateresa.prestigiacom@tin.itmariateresa.prestigiacom@tin.it
 

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