SEDI VARIE DELLA BANCA CENTRO EMILIA
Cento (Ferrara) - Carpi  (Modena) - Mirandola (Modena) - Finale Emilia (Modena)
 
 
 
ANDREA CALZATI
 
PAROLE TRA LE IMMAGINI
Versi e immagini
 
LE OPERE SONO VISIBILI PRESSO LE FILIALI MIRANDOLA E FINALE EMILIA
FEBBRAIO/APRILE 2010
Poeta e critico letterario - Vicepresidente de La Bottega degli Artisti - Coordinatore della sezione letteraria Carta Canta

Gli scatti fotografici di Andrea Calzati superano la visione puramente estetica. Egli infatti non di rado rivolge l’interesse a temi sociali come quello ambientale inteso quale valore da tutelare.
A questi scatti di maggior rigore non solo estetico ma anche morale, egli interpone un'altra modalità di assoluto richiamo, nella rielaborazione grafica.
Queste ultime opere sono frutto di foto-ritocco e come tali assumono connotato di vero e proprio dipinto, reso con toni intensi e forme sfarfallanti, ricche di efficaci profusioni cromatiche, tali da produrre non di rado visoni pittoresche e strabilianti.

Quello di Calzati è un percorso immaginifico che cattura l’astante fruitore sia per l’abile ed attento approccio formale che per l’emozionalità visiva cui la rielaborazione conduce. La natura ed il paesaggio trovano sovente vera e propria riedificazione.
Le fotografie per questa via sia pure elaborata, appaiono elegiache, esprimono voci calde sensibili, dolci, vivificanti. Dunque Andrea non si limita a realizzare apprezzabili foto ma intende esprimere comunicazione visiva e questo non può che fondersi col già nobilitato percorso poetico.
 
Calzati esprime dunque un moto interiore di passione e dolcezza che con le sue immagini rende all’osservatore tangibile, oltre la parola, lascia prevalere l’onestà dell’idea che è da sostenere e sempre far emergere al primo posto.
Lo strumento tecnico rimane al servizio dell’artista che dominandolo lo asserve al nobile obiettivo di addolcirci l’esistenza, senza per questo banalizzarne le problematiche, senza rinunciare quindi a mantenere in essere l’attenzione sul presente che, quando lo spirito lo richiede, deve trovare la necessaria sobrietà, quale senso ideale dell’essere che primeggia sull’apparire.
 

Il Presidente de “la Bottega degli Artisti”
Critico ed Artista Dr. Franco Bulfarini


Andrea Calzati vive e lavora nel territorio Bolognese.
In Lui, oltre la poesia, la passione per la fotografia è sempre stata spiccata.
Autodidatta, nelle parole e nelle sue immagini, cerca di suggerire il lato nascosto del soggetto al di là dell’impressione a prima vista.

 
 
 
L'Artista Fulvio Borellini in basso con il direttore Righini e il critico Bulfarini nella filiale di Mirandola
Nell'ambito della Rassegna d'arte contemporanea organizzata da BANCA CENTRO EMILIA su idea originale ed a cura del critico Dr. FRANCO BULFARINI
 
LE OPERE SONO VISIBILI PRESSO LE FILIALI DI CENTO PORTA MOLINA, CARPI E MIRANDOLA .
SETTEMBRE/OTTOBRE 2008-“ARTE CHE SI MUOVE”

Commento critico di Franco Bulfarini: per alcuni la pittura è capacità tecnica, io ritengo sia molto di più. Borellini dialoga col mezzo tecnico per svelare ogni segreto ogni minima vibrazione della realtà. La resa cromatica è sapiente, espressa nei modi della figurazione classica, tanto da ricordare la maniera dei veneziani del '700, da Canaletto a Guardi, tuttavia egli esprime altro che una semplice rilettura della realtà visibile.
Le vedute di antichi edifici disabitati non sono rese con mero intento di un recupero fuori tempo dei modi trascorsi dell'essenza architettonica, piuttosto per far rivivere l’itimità di quelle costruzioni, ricche di marmi, stucchi e mattoni rossastri, tipici della padania, che lasciano emergere palpiti di vita, trasognati echi lontani, antiche presenze, risvolti di umanità.
 
Fulviocompenetra lo spirito di quelle dimore, ne svela l'abbandono, che lascia spazio al crescere di vegetazioni spontanee. Le visioni così ricondotte sulla tela generano un patos immaginifico che rimbalza spontaneamente, come solo può fare una poesia visiva, dall'opera al fruitore.
Quelle mura hanno cavalcato i secoli, ed oggi riedificate nell'opera artistica ci appagano con tutta la loro maestosità, pare ci osservino come per richiamare la nostra attenzione sulla loro storia, forse per poter giustificare il loro esistere e resistere fuori tempo. Nel 2008 potrebbe sembrare anacronistico un lavoro descrittivo come quello di Borellini: legittimante di questo agire, a mio avviso è proprio il soggetto rappresentato che svela tutta la sua forza nella resa iperreale.
Borellini scava l'immagine, la ricompone sulla tela attentamente, per coglierne l'essenza, le verità profonde, per perseguire il valore della sua storia, per ritrovarvi l'uomo che vi fu ospite, con le sue vittorie ed anche amare sconfitte. Certamente si innalza una voce nostalgica, la dolcezza di una melodia lieve quasi sottratta al silenzio dal tocco delicato dell'artista. Vi è anche da scontare il disvalore dell'impotenza a fronteggiare la corrosione del tempo, le sue tracce o ferite più o meno profonde, ove il pensiero corre alla caducità delle cose. Fulvio riscopre un mondo antico che parla al presente, lo fa con indagine attenta e scrupolosa. Se subito Fulvio si rivolge ad aspetti ottici, luministici e prospettici, poi rivolge attenzione alla scelta del soggetto mai casuale, ben soppesata, ove l'immagine ospitata in prima istanza nella mente dell'artista trova elaborazione sul piano emozionale cognitivo per poi tradursi in approdo formale cromaticamente distintivo. Fulvio non rappresenta un edificio, ma ne ritrae la monumentalità, svelandone in tal modo la portata storia se non di costume, le fattezze, l'impronta univoca. I calcinacci e stuccature ne descrivono la personalità e sono al contempo emblema di autenticità. Edifici vetusti ma sempre nobili trasmettono, se ben svelati su tela uno sconvolgimento interiore. Fulvio meritoriamente ne coglie il sentimento, la fragilità che diviene la nostra fragilità, l'abbandono che richiama la nostra solitudine. La natura che li avvolge quasi a proteggerli dagli sguardi indiscreti è la vera poesia, infondo l'intento è di far osservare per far riflettere onde esprimere non solo pittura decorativa ma far vivere una tensione emotiva, una meditazione sull'essenza della vita al di là del tempo.
Cenni di vita: Fulvio Borellini, classe 1953, nasce a Mirandola (Mo), ove vive ed opera. Nel 1967 frequenta a Modena l'istituto d'Arte Venturi, poi gli studi al Liceo Artistico di Bologna, dove nel 1973 conseguirà il diploma di Maturità Artistica. In seguito trascorre un anno a Firenze, ove frequenta un corso sul Design a Villa Tornabuoni, dell'Università Internazionale dell'Arte (U.I.A.). Si interessa quindi di modernariato curando principalmente l'arredo di interni, attività che gli consente di vivere e di dar sfogo al suo talento pittorico, espresso con l'utilizzo di colori ad olio prevalentemente su tela. I soggetti sono spesso vecchie Ville, torri antiche, ruderi abbandonati dall'incuria e riconquistati dalla natura, Chiese anch'esse spesso abbandonate ove bene riesce a rendere stati d'animo del tutto personali. Molti i riconoscimenti conseguiti in diversi concorsi artistici anche a livello nazionale, diversi critici e commentatori d'arte si sono interessati del suo lavoro. Nel 2007 Borellini si iscrive all'ass.culturale ed artistica “la Bottega degli Artisti” che opera a livello Regionale ed ha partecipato all'evento “Il Piacere dell'Arte” ed. 2008
   

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“ARTE CHE SI MUOVE”  a cura di Franco Bulfarini
Quest’evento artistico di indubbio valore ha l’intento dichiarato di favorire la conoscenza e la valorizzazione di artisti locali selezionati dal Critico Franco Bulfarini e ritenuti meritevoli di apprezzamento. La Banca Centro Emilia che conta filiali operanti sia nei territori del Ferrarese che del Modenese ne è promotrice. Un istituto, questo, da sempre attento alla promozione dell’arte ed alla sua conoscenza, per legarla al territorio ove opera.
Hanno aderito 3 filiali e quattro artisti selezionati per il 2008:
 
• Giuseppe Mauro di Palata Pepoli (Bo)                       - opere esposte in Aprile e Maggio;
• Giacomo Rossi di Sassuolo (Mo)                               - opere esposte a Giugno e Luglio;
• Fulvio Borellini di Mirandola (Mo)                       - opere esposte a Settembre e Ottobre;
• Paola Lusuardi di Correggio (Re)                      - opere esposte a Novembre e Dicembre;

        Presentazione del curatore:

Ognuno degli artisti selezionati esporrà le sue opere nelle filiali di Cento Porta Molina, Mirandola e nella sede distaccata di Carpi a partire da Aprile fino a Dicembre 2008. Un’iniziativa questa che meditavo già da tempo e che finalmente si è concretizzata grazie a questo istituto, che da subito ha dato “credito” tanto per parafrasare, al mio progetto. Basti visitarne l’elegante sito e le pagine dedicate agli artisti, per comprendere la volontà di avvicinare le persone  all’arte locale, ma di qualità, ed al dato immediato che da essa estrinseca, quello di una cultura del territorio, da tutelare e far conoscere.
Oggi l’arte contemporanea si lega sempre più alla tecnologia, alla volontà di stupire o creare nuovi approcci concettuali. Gli artisti sopra elencati che ho coinvolto nel progetto e che vi hanno aderito con entusiasmo sono tutti votati all’utilizzo  di tecniche classiche, anche se con qualche distinguo. Si passa dalla stupefacente capacità esecutiva di Giuseppe Mauro che frequentemente opera a carboncino e con la biro, alle opere ad olio di Fulvio Borellini che da una lettura lenticolare ed iperreale di antiche ville, poi non possono che appassionare le opere di Paola Lusuardi e di Giacomo Rossi i quali sviluppano per vie diverse, con tecnica prettamente figurativa la prima e frequentemente informale il secondo, un’indagine prettamente introspettiva ma anche a valenza sociologica per interagire sulle problematiche proprie della contemporaneità. Sono questi modi diversi per esprimere emozioni, pronunciamenti di grande sensibilità che ci descrivono il mondo, aprendoci finestre immaginifiche di grande efficacia visiva. Arte che si muove è un modo per portare l’arte nei luoghi della quotidianità come può essere una banca, è un’esperienza per dimostrare che l’arte è un bene di tutti noi, una magnifica forma di comunicazione, un linguaggio che può essere compreso anche al di fuori delle sedi solitamente deputate. Per chi abbia l’occasione di trascorrere un fine settimana nel Modenese o Ferrarese una visita è d’obbligo.
 
Catalogo scaricabile dal sito della Banca Centro Emilia
Vedi anche www.labottegadegliartisti.org pagina blog
 
Il curatore: Franco Bulfarini

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