|
ritorno
home page |
|
|
|
-
PALERMO SCOPRE LE OPERE DI GIOVANNI
LENTINI, FIGLIO DI ROCCO – DAL 20 APRILE A PALAZZO S. ELIA LA MOSTRA
INEDITA DELL’INVENTORE DELLE RETI MIMETICHE IN GUERRA
-
-
Palermo 15 aprile 2011
- Palermo ritrova un “suo” artista dimenticato. I saloni del piano
nobile di palazzo Sant’Elia ospitano da mercoledì 20 aprile la mostra,
Giovanni Lentini (1882-1948). Un palermitano a Milano, promossa
dalla Provincia regionale di Palermo, curata da Maria Antonietta Spadaro
su progetto di Athena Antichità dei fratelli Michele e Stefano Tortorici
che, in collaborazione con la sorella Emanuela, hanno realizzato
l’allestimento. L’esposizione sarà inaugurata mercoledì 20 aprile alle
18,30 dal Presidente della Provincia Giovanni Avanti.
-
La mostra propone circa 120 opere
provenienti da collezioni private di Palermo e Milano, con documenti e
dipinti inediti, che offrono l’occasione di scoprire un artista e la sua
pittura straordinariamente preziosa per intensità luminose nei paesaggi,
negli interni, nei ritratti, nei soggetti più vari.
-
Figlio del più noto Rocco Lentini, autore
di tante opere e importanti decorazioni in edifici di Palermo, come il
Teatro Massimo e il Politeama Garibaldi, Giovanni Lentini, nato a
Palermo il 29 aprile 1882, si trasferì a ventisei anni a Milano, dopo
aver vinto la cattedra di Pittura all’Accademia di Brera. Tornò a
Palermo solo in poche occasioni svolgendo la sua intensa attività di
docente e di pittore nel capoluogo lombardo.
-
E’ stato un artista che, avendo operato
dai primi del XX secolo al 1948 – anno della sua morte – ha
attraversato un periodo travagliato della nostra storia, lasciandoci
opere di rara raffinata qualità. Negli anni giovanili trascorsi a
Palermo ebbe modo di frequentare, collaborando con il padre Rocco, il
vivace ambiente artistico dominato da figure quali Ernesto Basile e i
grandi artisti dell’epoca, Catti, Lo Jacono, De Maria Bergler.
-
“Giovanni Lentini - scrive
nell’introduzione al catalogo Maria Antonietta Spadaro - non si
allontanò mai da una pittura figurativa legata a ben salde tradizioni
pittoriche, pur riuscendo ad esprimere con modernità le inquietudini di
un periodo storico travagliato da conflitti bellici e sconvolgimenti
ideologici, anche drammatici. Egli seppe rendere e coniugare, sempre con
equilibrio ed estremo garbo, il proprio personale universo e il mondo
esterno, in opere dove, dal silenzio di paesaggi montani agli interni,
rivelatori di intime esistenze, dalle scene militari ai ritratti, dagli
atelier d’artista alle operaie in fabbrica, si svelano gli aspetti di
un’epoca”.
-
-
L’invenzione delle reti mimetiche
-
-
Il percorso artistico di Giovanni Lentini
venne inoltre segnato dalla sua partecipazione ai teatri bellici del
Carso per la Prima guerra mondiale.
-
Durante la guerra si fece notare per
alcuni dipinti ispirati a scene militari, ma soprattutto per le sue
nuovissime concezioni delle reti mimetiche per il mascheramento
di opere e mezzi militari, la cui importanza si manifestò maggiormente
col progredire dell’aviazione, ed è stata confermata dal vastissimo uso
fattone nel secondo conflitto mondiale su tutti i teatri di
combattimento. L’invenzione nacque nel 1917 quando il giovane Lentini
era addetto al Comando del Genio della Terza Armata di stanza a
Cervignano, sul Fronte del Carso. Per le sue doti disegnative, in
qualità di ufficiale addetto al rilevamento delle postazioni
dell’artiglieria nemica, aveva l’incarico di realizzare schizzi su
quanto osservato.
-
Il mascheramento delle postazioni militari
allora usato era molto rudimentale e quindi poco efficace; si attuava
ricoprendo cannoni o altro con rami e frasche. Lentini, riflettendo
probabilmente sul naturale mimetismo di tante specie animali, un giorno
pensò di utilizzare delle reti, che alcuni pescatori avevano abbandonato
sulle rive dell’Isonzo, quindi vi applicò dei trucioli di pioppo, che
dipinse con diversi colori naturali. Le reti, disposte sui cannoni, li
rendevano del tutto invisibili dai sistemi di rilevazione sia terrestri
che aerei. L’invenzione delle reti mimetiche gli valse la Croce al
Merito di Guerra e una medaglia di bronzo. La mostra di palazzo S.Elia
riporta documenti fotografici delle reti mimetiche di Lentini.
-
-
La mostra resterà aperta fino al 15
maggio dal martedì al sabato dalle 10,30 alle 19, la domenica dalle 10
alle 13. Lunedì chiusura. Ingresso libero. Il catalogo edito dal Gruppo
Editoriale Kalós sarà disponibile in mostra ed in libreria.
|
-
SI
INAUGURA DOMANI A PALAZZO JUNG LA MOSTRA
-
DI PAOLA
PARLATO “IMPERMANENZA”
-
IN
ESPOSIZIONE FINO AL 12 MARZO
-
-
Palermo 3 marzo 2011
– La sala Paolo Borsellino di palazzo Jung in via Lincoln a Palermo
ospita da domani venerdì 4 marzo e fino al 12 marzo la mostra di pittura
“Impermanenza” di Paola Parlato, promossa dalla Provincia e organizzata
dall’Associazione Imago. La mostra sarà inaugurata alle 18 dal
Presidente della Provincia Giovanni Avanti, dal Presidente del Consiglio
provinciale Marcello Tricoli e dall’assessore alla cultura Eusebio Dalì,
alla presenza dell’artista.
-
In esposizione
38 tele, realizzate con tecnica mista dall’artista palermitana e dalle
quali emerge la ricerca di un forte rapporto comunicativo con gli altri
e di comprendere la realtà del proprio tempo. Una metodologia che deriva
anche dalla sua esperienza maturata nel campo dell’arte – terapia e
dallo studio approfondito dell’antroposofia e in particolare di Rudolf
Steiner. La mostra, curata da Salvo Ferlito, resterà aperta fino al 12
marzo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,
il sabato dalle 10 alle 12,30. Domenica e festivi chiusura. Ingresso
libero.
|
-
LE OPERE
MONUMENTALI DI PIERO GUCCIONE IN ESPOSIZIONE DAL 25 FEBBRAIO A
PALAZZO S. ELIA IN UNA MOSTRA INEDITA SARANNO PROPOSTI ANCHE I
LAVORI PREPARATORI
-
-
Palermo 24 febbraio 2011
– Le più importanti realizzazioni pubbliche di Piero Guccione e i
relativi lavori preparatori saranno ospitati dal 25 febbraio al 18
aprile nei saloni del piano nobile di palazzo S.Elia a Palermo per la
mostra “Piero Guccione – Le opere monumentali” organizzata dalla
Provincia regionale di Palermo e da Il Cigno GG Edizioni, con il
contributo di Fondazione Roma Mediterraneo. La mostra sarà inaugurata
domani venerdì 25 febbraio alle 20 dal Presidente della Provincia
Giovanni Avanti e dall’assessore regionale ai beni culturali e
all’identità siciliana Sebastiano Missineo, alla presenza dell’artista.
Un’esposizione inedita che propone circa 30 opere del maestro di Scicli
fra le quali il grande olio, commissionato
all’artista dall’allora presidente del Senato Marcello Pera, che
campeggia nel Salone Garibaldi di Palazzo Madama a Roma, il
“transatlantico” dei senatori. In mostra anche le due magnifiche pale
presenti nella Cappella del Battistero di Santa Maria degli Angeli e dei
Martiri a Roma, chiesa ufficiale dello Stato italiano, presentate da
Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, in occasione della loro
collocazione definitiva. Sarà esposta anche l’opera commissionata dalla
Regione per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia e l’Autonomia, la
più grande mai realizzata dall’artista siciliano, posizionata nella sala
del Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis e parte ideale di un
percorso che dovrebbe collegare Palazzo Sant’Elia alla Galleria
Regionale Siciliana. L’esposizione degli studi preparatori spiegheranno
inoltre come Guccione arriva a dipingere queste tele monumentali. Per la
tela esposta al Senato, per esempio, Guccione si è avvalso della
realizzazione di un’incisione su cui ha poi pastellato le differenti
varianti che intendeva approfondire, mentre l’opera di Palazzo Abatellis
è stata studiata con un lavoro su tela, di slancio.
-
Di notevole interesse anche l’esposizione
di ingrandimenti dei luoghi in cui Guccione dipinge, e dell’artista
stesso, con vari personaggi che lo frequentano.
-
“ Una mostra di grande livello – afferma
il Presidente Giovanni Avanti – di uno dei maggiori interpreti della
pittura italiana dei nostri tempi. Un evento culturale assolutamente
inedito, uno dei più importanti organizzati a palazzo S.Elia, che
permetterà di apprezzare in un unico contesto dei veri e propri
capolavori dell’arte classica insieme ai lavori che hanno preceduto la
loro realizzazione. Un appuntamento che richiamerà sicuramente
l’attenzione di critici e visitatori e che conferma ancora una volta
palazzo S’Elia come polo culturale d’eccellenza”.
-
Pannelli didascalici di approfondimento
avranno lo scopo di aiutare il visitatore a comprendere le scelte
espositive, ad approfondire la conoscenza dell’artista e dell’apparato
teorico che sottende all’intero suo lavoro e a contestualizzare ogni
singola opera.
-
La mostra è curata da Francesco Gallo
Mazzeo, critico e docente di storia dell’arte all’Accademia delle belle
Arti di Roma e da Mario Ursino, Vice Soprintendente della Galleria
Nazionale di Arte Moderna di Roma.
-
-
La mostra sarà aperta al pubblico fino
al 18 aprile dal martedì al sabato 9,30-13/16-19,30 domenica e
festivi 9,30-13 lunedì chiusura. Ingresso libero
-
-
La biografia di Piero Guccione
-
-
Piero Guccione è nato a Scicli, in
provincia di Ragusa, il 5 maggio 1935. Dopo gli studi alla scuola d’Arte
di Comiso e all’istituto d’Arte di Catania si diploma all’Accademia
delle Belle Arti di Roma, dove si trasferisce nel 1954, iniziando le sue
frequentazioni con i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio
(Attardi, Vespignani, Astrologo), e più tardi Guttuso a Villa Massimo
Con i pittori Attardi, Calabria, Ferroni, Gianquinto, Guerreschi,
Vespignani e i critici Del Guercio, Micacchi, Morosini fa parte del
gruppo “Il Pro e il Contro”.
-
La sua prima personale in Italia risale al
1960 alla Galleria Elmo di Roma mentre tra il 1966 e il 1969 è invitato
per la prima volta alla Biennale di Venezia (cui parteciperà altre
quattro volte) e a quella di Parigi.
-
Nel 1978 dopo essere stato assistente di
Renato Guttuso alla cattedra di Pittura dell’Accademia delle Belle Arti
di Roma, ottiene quella dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
-
Nel 1980 abbandona l’insegnamento e si
stabilisce in una casa nella campagna di Modica con Sonia Alvarez. LA
sua presenza dà vita a “Il gruppo di Scicli” , che riunisce artisti con
diverse espressività creative.
-
Le sue opere fanno il giro del mondo: nel
1984 espone all’Hirshhorn Museum di Washington e alla Chicago
International Art-Exposition e partecipa alla Quarta Biennale della
Grafica Europea a Baden Baden; nel 1986 le sue opere vengono presentate
al Metropolitan Museum – The Mezzanine Gallery di New York. Nel 1988,
con Burri, Schifano e Perez, Guccione è finalista al premio Artista
dell’anno a Napoli, promosso da 120 critici italiani.
-
Illustra Il rosso e il nero di Stendhal
(1963) e due opere di Cicerone (1966-69).
-
Esegue inoltre i pastelli per Il
Gattopardo di Tomasi di Lampedusa su incarico della Limited Editions
Club di New York (1987), e i bozzetti per le scenografie della Norma di
Belllini (1991). Tra il 1995 e il 1998 realizza invece nove pastelli
ispirati alla Cavalleria Rusticana di Verga e una serie ispirata a
Tristano e Isotta di Wagner.
-
Nel 1999 riceve dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il Premio Speciale per la Cultura insieme a
Riccardo Muti, Jacques Le Goff, Luigi Malerba e Rita Levi Montalcini.
Nel 2011 viene pubblicata da il Cigno Edizioni di Roma la riedizione
dell’opera originale di Galileo Galilei, Discorsi intorno a due Nuove
Scienze, con la prefazione di S.S. Giovanni Paolo II, illustrata da
Piero Guccione con dieci incisioni; nel 2003, su iniziativa del
Vicariato di Roma, è uno dei 25 artisti invitati a rendere omaggio ai
XXV anni di pontificato di S.S. Giovanni Paolo II, con una mostra nel
Pantheon di Roma; nel 2004 esce il volume Pittura tra Poesia e Teatro a
cura di Tahar Ben Jelloun, che accompagna l’omonima mostra itinerante
(Parlamento Europeo di Bruxelles, Loggiato San Bartolomeo di Palermo,
Palazzo d’Accursio di Bologna, e Ambasciata d’Italia a Berlino)
-
Nel 2004 Carlo Azeglio Ciampi gli
conferisce la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana
come benemerito dell’arte e della cultura.
|
VIAGGIO IN 150 ANNI DI STORIA DELL’ARMA,
NEL 6° ANNIVERSARIO
DELLA STRAGE DI NASSIRIYA. DOMANI, NELL’EX
CAVALLERIZZA
DI S.ELIA, L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA SUI
CARABINIERI
Palermo, 11 novembre 2009
– Un viaggio in 150 anni di storia e di impegno sul territorio e un omaggio
ai militari siciliani caduti a Nassiriya, nel sesto anniversario della
strage. Nasce così la mostra di documenti e cimeli sull’Arma dei
carabinieri: l’esposizione, curata dal colonnello Michele Di Martino,
comandante provinciale dei carabinieri di Enna, con la collaborazione della
Provincia regionale di Palermo, verrà inaugurata dal presidente della
Provincia Giovanni Avanti, dal
comandante della Regione
Carabinieri Sicilia
Vincenzo Coppola, dal comandante provinciale
Teo Luzi e dal comandante del Gruppo carabinieri Palermo, Giuseppe De Riggi,
domani – giovedì 12 novembre – alle 18.30, nella
sala dell’ex Cavallerizza di Palazzo S.Elia (via Maqueda 81.
Palermo).
La partecipazione del pubblico è gratuita.
L’esposizione resterà in allestimento fino al 29 novembre.
|
-
MEMORIE DALLE EDICOLE VOTIVE
PERDUTE
-
IL 26 OTTOBRE A PALAZZO JUNG,
L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA SACRI VUOTI
-
DI SEBASTIANO CATALANO. IN
ALLESTIMENTO FINO AL 6
-
-
Palermo, 24 ottobre 2009
– L’amore per la fotografia, la vocazione per la storia e il recupero
della memoria. E’ nata dall’incontro di queste due passioni la mostra
Sacri vuoti, di Sebastiano Catalano, promossa dalla Provincia
regionale di Palermo. Il 26 ottobre, alle 17, a Palazzo Jung (via
Lincoln 71), l’inaugurazione aperta al pubblico, con il presidente della
Provincia Giovanni Avanti e l’autore.
-
L’esposizione, dedicata alle edicole
votive del centro storico di Palermo - simbolo di talento e devozione -
oggi in molti casi abbandonate al degrado - raccoglie 60 pannelli (50 x
70 cm) rivestiti con stoffe antiche in bianco, rosso, blu e verde (i
colori tradizionalmente attribuiti ai 4 mandamenti). In ogni pannello,
una foto in formato A4. Le immagini sono state scattate nell’arco di tre
anni, dal 2005 al 2008, durante i ‘pellegrinaggi’ di Catalano nella
vecchia Palermo, per individuare le 929 edicole votive nascoste tra
vicoli, piazze e anfratti: ci sono i tabernacoli danneggiati ma anche
quelli ben conservati, ancora oggi addobbati con fiori e omaggi della
gente del quartiere. L’intento è, da una parte, documentare la
sopravvivenza tenace di un piccolo patrimonio artistico; dall’altra,
denunciare con una punta di amarezza il rimpianto per le opere perdute,
vandalizzate, devastate, uno spreco lento e inarrestabile che neanche il
parziale recupero urbanistico del centro storico ha saputo fermare.
-
Oltre alla mostra Catalano è autore di un
libro (edito da B.T.S.) che raccoglie testi e fotografie – in tutto 450
– di edicole votive, con una presentazione di Umberto Cantone.
-
Sacri vuoti
potrà essere visitata gratuitamente dal lunedì
al venerdì, dalle 9:30 alle 19; il sabato, dalle 9:30 alle 13:30;
chiusura la domenica e nei giorni festivi. In allestimento fino al 6
novembre. Per informazioni, Palazzo Jung: 091-6628145.
|
-
A PALAZZO JUNG
“FIORI BLU”, DAL FANGO AL RISCATTO - 16 DETENUTI DELL’UCCIARDONE
DIVENTANO ARTISTI. L’INAUGURAZIONE DOMANI CON AVANTI E ALONGI. DA SABATO
APERTURA AL PUBBLICO
-
-
Palermo, 9 luglio 2009 – La fatansia, il
colore, la creatività per «riempire” il vuoto della pena. E’ questo il
significato della mostra “Fiori blu”, promossa dall’Assessorato alla
Legalità della Provincia regionale di Palermo, guidato da Piero Alongi, e
organizzata con la direzione della Casa circondariale “Ucciardone”.
-
Domani, 10 luglio, alle 11, a
Palazzo Jung (via Lincoln 71) il Capo
dell’amministrazione, Giovanni Avanti e l’assessore Alongi inaugureranno
l’esposizione, che raccoglie le opere di pittura e computer grafica
realizzate da 16 detenuti comuni, allievi dei corsi dell’associazione
“Euro – Arti grafiche e computerizzate”.
-
All’apertura della mostra saranno presenti
il direttore dell’Ucciardone, Maurizio Veneziano; i curatori Maria
Badalamenti e Salvatore Pipia; il presidente dell’associazione “Euro”
Eugenio Ceglia; Orazio Faramo, Provveditore regionale dell’Amministrazione
penitenziaria.
-
“La reclusione – commenta Avanti – non deve
essere intesa come una punizione sterile e fine a se stessa ma come
un’occasione per cambiare la mentalità dei detenuti, per intervenire sul
loro vissuto offrendo un’alternativa, o comunque un momento di crescita,
per il futuro fuori dal carcere. Solo così la detenzione può essere un
sistema efficace di educazione e correzione, che agisce nel profondo del
singolo e della società”.
-
“Il titolo della mostra – spiega Alongi –
nasce dal titolo di un’opera di Raymond Quenau. In mezzo al fango – scrive
l’autore – sbocciano qua e là piccoli fiori blu. In questa iniziativa,
come suggerisce lo scrittore, vogliamo guardare alla ricchezza umana e
alle potenzialità creative che si nascondono dietro le sbarre e che spesso
hanno la meglio sull’arroganza, la prepotenza, la tendenza a farsi e fare
del male”.
-
Su questa falsariga è nato il logo “Les
chardons” (i carciofi), ideato dagli stessi detenuti-artisti dopo una
ricerca sull’antica origine del nome ‘Ucciardone’, ma con una doppia
chiave di lettura: i carciofi sono umili, grezzi e spinosi, ma hanno anche
loro un “cuore” buono che li nobilita.
-
La mostra può essere visitata
gratuitamente dall’11 al 18 luglio, dalle 9.30 alle 19; il sabato, dalle
9.30 alle 13.30. Chiusura la domenica.
-
-
Per informazioni, 091-6379553;
segreteria@associazioneeuro.org
|
-
DAL
16 AL 19 LUGLIO A LERCARA “MY WAY FESTIVAL”, TRIBUTO
-
A
FRANK SINATRA: CONCERTI CON I BIG, UN CONCORSO PER I GIOVANI,
APPUNTAMENTI CON IL GUSTO. DOMANI LA PRESENTAZIONE
-
-
Verrà presentata domani, giovedì 9 luglio, alle 10, a
Palazzo Comitini (Sala Sciascia – via Maqueda 100) la
manifestazione “My way Festival – Sulle strade delle origini,
tributo a Frank Sinatra.
-
La
rassegna, organizzata dal Comune di Lercara con la Provincia regionale di
Palermo e la Regione siciliana, si terrà dal 16 al 19 luglio (con
un’anteprima sabato 11) a Lercara Friddi, dove nacquero i nonni
dell’artista e da dove partirono agli inizi del ‘900 alla ricerca del
“sogno americano”. In programma, per questa II edizione, concerti di jazz
e blues con big del panorama nazionale e musicisti siciliani, il concorso
“The voice” per giovani talenti, appuntamenti culturali e degustazioni
eno-gastronomiche.
-
A
illustrare i dettagli dell’iniziativa, il presidente della Provincia
Giovanni Avanti; il sindaco di Lercara,
Gaetano Licata con l’assessore alla Cultura, Michele Garofalo; il
coordinatore del festival Antonio Licata, il direttore artistico Filippo
Geraci e il musicista Mimmo Cafiero, direttore artistico del concorso
canoro e protagonista di uno dei concerti in programma.
|
-
-
INSTALLAZIONI,
SCULTURE, DISEGNI A PALAZZO PANTELLERIA.
-
CARLO MAIORCA
PRESENTA “L’ALBERO DELLA VITA”, VIAGGIO
-
TRA FEDE,
MEMORIA E CONTEMPORANEO. PROMUOVE LA PROVINCIA
-
-
Palermo, 14 maggio 2009 – Si inaugura
domani, venerdì 15 maggio, alle 18, a Palazzo Pantelleria
(via G.Meli 5), la mostra di Carlo Maiorca, promossa dalla Provincia
regionale di Palermo e a cura dall’associazione “Isolartes”.
All’apertura interverrà, con l’artista, il presidente della Provincia,
Giovanni Avanti.
-
Maiorca - palermitano, classe ’50, anni di
lavoro spesi come braccio destro di importanti esponenti della
Magistratura - presenta “L’alberto della vita”: la Personale comprende
24 opere, tra installazioni, sculture e dipinti, realizzate tra il ’90 e
il 2007.
-
Cinque i percorsi idealmente proposti
dall’autore: il ciclo dell’Umanità, che coincide con le prime
installazioni a carattere biblico; quello figurativo, che rievoca storie
e personaggi della mitologia classica, da Ercole a Eurialo e Niso; il
ciclo dedicato al tema del ‘mostruoso’, sul labile confine tra onirico e
reale (in questa sezione, le opere “Apocalisse”, “Vespri siciliani”,
Mattanza”); il ciclo umano-tecnologico, con opere che rappresentano
simboli e figure del contemporaneo (dall’ “Uomo elettrico” alla “Venere
cibernetica”); infine, il ciclo del ’92, dedicato ai ricordi e alle
immagini delle stragi di mafia e della successiva prima vera ribellione
civile dei palermitani.
-
Legno, pietra, marmo, i materiali più
usati, insieme alla particolare tecnica su “tela catramata”, che Maiorca
ha cominciato a sviluppare agli esordi, negli anni ‘70.
-
La mostra, che rientra nel ciclo di
appuntamenti culturali della Provincia nelle gallerie e negli spazi
d’arte privati della città, resterà in allestimento fino al 29 maggio,
e potrà essere visitata gratuitamente tutti i giorni (escluso il
lunedì) dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Per informazioni,
091-323393.
|
-
-
LA GRANDE ARTE A PALAZZO SANT’ELIA.
SABATO 9 MAGGIO,
ALLE 10
-
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE E
ANTEPRIMA
-
DELLA MOSTRA DI ALBERTO SUGHI.
INAUGURAZIONE ALLE 18
-
-
Palermo, 7 maggio 2009 – La grande
arte torna a Palazzo S.Elia.
Sabato 9 maggio, alle 10
(e
non alle 11, come indicato nel comunicato inviato ieri)
a Palazzo Comitini (via Maqueda 100)
verrà presentata alla stampa la mostra antologica di Alberto Sughi, uno
dei grandi artisti contemporanei esponenti della generazione che esordì
nell’immediato dopoguerra, interprete di un’umanità inquieta e dolente
che ha trovato nel suo stile nuovi, intensi linguaggi.
-
La mostra è promossa dall’Assessorato
regionale ai Beni culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione e
dalla Provincia regionale di Palermo, che ospiterà l’evento nella
prestigiosa sede espositiva settecentesca di via Maqueda.
-
Saranno presenti all’incontro il
presidente della Provincia, Giovanni Avanti; l’assessore regionale ai
Beni culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione Antonello Antinoro;
Maurizio Calvesi, curatore della mostra; Roberto Celli, presidente di
“RomArtificio” e lo stesso Alberto Sughi. Moderatore dei vari interventi
sarà Francesco Gallo, consulente della Provincia per le arti visive.
-
Al termine della conferenza stampa,
anteprima per i giornalisti nei saloni di Palazzo S.Elia (via
Maqueda 81).
-
L’esposizione si inaugurerà (con
ingresso ad inviti) sabato 9 maggio, alle 18; per il pubblico, aperture
dalle ore 10 di domenica 10 maggio. Biglietto intero, 7 euro.
|
indietro
|
|
|