ex CHIESA  DELL'ADDOLORATA
Olivadi - (Catanzaro)
 
 
 
Istantanee dell'Anima
 
Con il titolo "Istantanee dell'Anima" l’artista ed architetto calabrese Nicola De Luca presenta  una selezione di opere rappresentative del percorso creativo che l'ha portato a perfezionare un personale linguaggio artistico, che si traduce in suggestivi disegni, rigorosamente in bianco e nero ed esclusivamente eseguiti a matita. La mostra,   promossa dall’Associazione Culturale Olivadese  e curata dalla critica d’arte  Francesca Londino, è stata inaugurata  venerdì 11 alle ore 17,00,  nella cornice dell' ex Chiesa  dell'Addolorata  di Olivadi, dove  rimarrà visibile sino al 20 maggio 2007.
In De Luca le notevoli capacità tecniche, il tratto morbido e deciso ed il gesto pazientemente calibrato ma vitale   vanno a coincidere con un’inestimabile sensibilità che sfocia in dolcezza graffiante dando a quei  disegni,  che da anni infaticabilmente produce, una forza espressiva che raggiunge quella della stessa pittura. Concepiti con una minuziosa attenzione  per il dettaglio, i disegni, ricchi di equilibrio formale, raffigurano  figure  femminili ed immagini di oggetti che rimandano a significati altri,  conducendoci ad un livello tutt’altro che fisico. Il suo è un diario di appunti figurativi, la cui alchimia segnica  esalta i ritmi lenti, la suggestione dei silenzi, l'equilibrio tra pieni e vuoti, le grandi assenze.
Le sue sono immagini terrene e concrete ma allo stesso tempo evanescenti ed irraggiungibili, restituite al mistero di una sospensione spazio-temporale che evoca  tutte le sfumature del vivere.
Visioni  accattivanti, avvolte nel silenzio, in attesa, rigorosamente racchiuse in una contemporaneità eterna e permanente che ne svela sorprendenti percezioni di verità nascoste. Il suo è un volo notturno che si inoltra nei labirinti dell’essere.
Il connubio tra  classicità e contemporaneità sottolinea il necessario confronto con la fotografia, abbastanza evidente nel particolare taglio dell'inquadratura che si sofferma oltre la superficiale piacevolezza estetica. Le immagini, caratterizzate da un disegno lento e scrupoloso che  indaga le infinite sfumature del grigio, ci coinvolgono in una sorta di gioco lineare, puro che esalta l'arcana ed impenetrabile componente del mondo femminile. Attraverso gesti attenti, quasi certosini che sembrano seguire le regole di un rito  arcaico, De Luca ci restituisce  tracce del tempo sulle cose e sull'anima. Facendosi tramite tra lo spettatore e ciò  che è ri-tratto, tratto dal mondo reale  e poi trattato in un secondo momento, l'artista  interviene sull'immagine per consentire una nuova traccia. Le figure femminili, le cose,  vibranti in un fitto e minuto tratteggio, vengono  analizzate, scrutate  per ridare visibilità a ciò che abbiamo dimenticato di guardare.
Una ricerca che, nella sua apollinea purezza, riflette l'armonia e l'immutabilità dell'essere.
 

Francesca Londino

 

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