GALLERIA  DELLE MERAVIGLIE
 

Presso Stazione Centrale

Piazza Luigi Di Savoia, 1/23
Milano
   
 
I veli arcaici di Xante Battaglia
 

Personale di arte contemporanea, promossa dalla Fondazione Xante Battaglia Gioia Tauro (RC)


Xante Battaglia,  nato  a Reggio Calabria nel 1943, è oggi riconosciuto a livello internazionale come una delle massime espressioni artistiche  dei nostri tempi. Pittore e scultore, conosciuto come l'interprete del PostArcaico, svolge un’intensa attività didattica all’Accademia di Brera  di Milano.

Il 23 febbraio 2005, l'inaugurazione, presso la  Pinacoteca di Brera a Milano,  dell'opera di  Xante Battaglia  sollevo  un vespaio di reazioni e polemiche e fece discutere  molto. Intorno all'opera  "Il Corano che avvolge l'Europa" si levarono molte voci di riprovazione, poche furono le approvazioni. In quella mostra  che, nel mondo dell'arte, resterà  memorabile   Xante Battaglia presentò un olio su tela, in formato 150 x 120 cm, in cui compariva la copertina del 
Corano, deturpata  da uno sfregio dipinto di nero.


Quel ponderato atto  di  disobbedienza artistica,ispirato dall’insegnamento di Oriana Fallaci,anticipò gli approdi successivi di un artista, più volte, impegnato su tematiche civili e politiche di attualità.  A distanza di un anno, l'artista, con puntigliosa perseveranza, ci offre  il proseguo di quella mostra:un progetto articolato in  due  esposizioni, distribuite in due sedi italiane e promosse  dalla  Fondazione Xante Battaglia.

La prima,allestita ospitata a Milano, presso la  Galleria delle Meraviglie, fino al 5 febbraio 2007, intitolata "Le velate. L'Islam che avanza";la seconda, allestita fino al 10 gennaio 2007, negli spazi della Fondazione Xante Battaglia, a  Gioia Tauro (RC), dal titolo altrettanto significativo  "Lo svelamento delle velate".

L'impatto visivo con le due esposizioni affascina sin dal primo pur superficiale incontro. In uno scenario  aperto sulla  condizione femminile nell'Islam contemporaneo, Battaglia  disvela verità esistenziali, intersecando pensieri, lungo i crinali di un confronto  tra senso mistico e tensione verso la realtà. Sono opere che vanno indagate nella loro lucida volontà di svelare, con passe-partouts  filosofici e ideologici  di volta in volta differenti ma mai contraddittori o antagonisti, i fondamenti archetipi della contemporaneità. Attraverso un linguaggio espressivo  dai tratti stilistici specifici, in cui è sempre riconoscibile la stessa cifra estetica, Battaglia crea un unicum di  atmosfere ancestrali, simbologie mitiche e  significati reconditi. Tentando di stabilire una linearità ideale  tra  arcaismo e contemporaneità,l'artista si affida al principale filo conduttore della sua produzione:un tipico archetipo narrativo,  rivisitato e svelato continuamente,in un processo di ripetizione  differente.

Scavando fra i detriti del tempo, con la consapevolezza  che il ritmo quieto della  reiterazione è esperienza  quotidiana verso l'essenza  del simbolo, l'artista ci consegna  immagini mitopoietiche,  colme di presenze - assenze, che  testimoniano il nostro tempo e al contempo indagano l’uomo nella sua dimensione a-temporale.
Quello che colpisce in queste sue ultime  opere è l'energia contemplativa in cui sembrano immerse, originata dalla immobilità delle immagini e dalla sapiente strutturazione nello spazio pittorico. I volti femminili di Battaglia,inestricabilmente ed indelebilmente giustapposti l'uno all'altro, sospesi in un’astratta ed estraniante fissità, assumono un’aria monumentale e poetica.Non sono piu’ donne burka, senza volto e senza corpo, ma  austere  dee, attuali e arcaiche, avvolte nel mistero del proprio  enigma da un soffio di  vento.
Questo vento, questo soffio creatore e distruttore lo si percepisce dalla turbolenza che sconvolge quei volti, e non si decanta. Non si acquieta perché viene da una terra folgorata dove / bollono calce e sangue, perché proprio adesso, in questo momento della storia che è l'eterno presente degli artisti, la lotta dei viventi più infuria (Montale).
Seguendo la voce del vento e  le tracce evocative del tempo, Battaglia cerca  di fissare la smarrita energia primigenia, per ritrovare le radici dell'esistenza.
Davanti agli orrori ed  agli  spettri della nostra società trova nell'ineffabile  il suo fondamento e il suo conforto.