COLLETTIVA "SICILIA MAGICA"

 al Circolo Culturale Classico (fino al 23 marzo)

Offrire uno spaccato della produzione artistica insulare contemporanea. E’ questo il fine perseguito dalla mostra "Sicilia magica"  - al Circolo Culturale Classico fino al 23 marzo, ogni giorno, tranne la domenica, dalle 16,30 alle 19,30 -, che raccoglie opere di artisti di varie province siciliane.
Una collettiva che conferma in pieno le tendenze in atto nel panorama artistico siciliano (e non solo), ovvero la netta ripresa del linguaggio figurativo e il progressivo ridimensionamento di quello astratto (nonostante la presenza di alcune opere di netto sapore informale e di altre improntate a un geometrismo biomorfizzante).


Tema unificante di quest’allestimento la riflessione sulla Sicilia, condotta con modalitą diversificate che vanno dalla descrizione fotografica a rappresentazioni pił emotive e meno mimetiche, fino a declinazioni naif e a derive pił concettuali e simboliche di gusto astratto.
Ecco allora la minuziosa rievocazione grafica dell’ormai scomparsa -Marina di Catania- operata da Pinella Isabella, o le vedute dell’Etna- -Campo di grano- e -Verdi germogli-   di Nino Budo impregnate di un caldo cromatismo, e ancora il -Mare procelloso- di Maria Raneri, i -Rami con agrumi- ed i -Ricci- di Tore Di Girolamo con il loro singolare "effetto diffrazione", le simboliche -Ginestre- di Nunzia Pappalardo, la vivace naivitč di Rosario Rigoglioso o i biomorfismi di Giuseppe Terranova.
Opere fra loro assai diverse - per qualitą, linguaggi e tecniche - ma che indicano, nella prevalente resa emozionale del sentimento d’appartenenza alla propria terra, una diffusa volontą di superamento di impianti fortemente naturalistici in favore di soluzioni estetico-linguistiche pił simboliche e allusive.
Un orientamento - al di lą dell’effettiva valenza della resa - da promuovere ed incoraggiare, perché comunque indicativo d’una inclinazione alla ricerca di nuove soluzioni che lascia ben sperare.
Alla mostra collettiva hanno partecipato anche i pittori Salvatore Pizzo, Franco Schifano e Baldo Ingrassia.
vai alla scheda personale di Salvo Ferlito

 

 

PERSONALE DI MICHELE GIUNTA

 al Circolo Culturale Classico (fino al 15 febbraio)

Veduta e paesaggio costituiscono suggestioni cui difficilmente gli artisti conterranei riescono a sottrarsi.

Non sfugge a questa regola nemmeno Michele Giunta, le cui opere saranno visibili al Circolo Culturale Classico fino al 15 febbraio (ogni giorno dalle 16,30 alle 19,30). Si tratta per l’appunto d’una serie di vedute e paesaggi madoniti, al cui fascino indiscusso il pittore ha consacrato la sua intera produzione. Scorci delle Petralie, di Geraci, Gangi e Cefalł, casolari ed abbazie si susseguono nelle sue tele con una impaginazione eminentemente "topografica", che privilegia la spoglia e solitaria immagine dei luoghi, per lo pił senza prevedere "contaminanti" presenze umane.

Ne consegue una impostazione un po’ troppo fotografica - da cartolina souvenir -, nella quale il rigore descrittivo prende il sopravvento a disdoro dell’afflato emozionale. Giunta, infatti, eccede in un grafismo assai incisivo nella definizione delle architetture, sconfinando conseguentemente nel didascalismo manierato. Laddove, invece, la componente architettonica viene ridimensionata e stemperata dolcemente nella morbidezza del contesto naturale - come in "Campo con papaveri" -, anche in virtł d’un vivace uso del colore e d’una incantata ingenuitą narrativa, ogni indurimento si dissolve, lasciando il posto ad una pił irretente affabulazione di pił evidente piacevolezza ottica.

Un orientamento linguistico  - quest’ultimo - non esente da una certa "naivetč", ma sul quale  - riteniamo -  Giunta farebbe bene a soffermarsi maggiormente.vai alla scheda personale di Salvo Ferlito

 

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