Magnusson, nonostante il rapimento della sua chimera, aveva coperto quell’osceno esperimento e la sua povera progenie, destinata a chissà quali sofferenze ed a morte precoce se non ritrovata in tempo utile.
 
Aveva occultato quel suo disgraziato figlio comprendolo come fa una madre premurosa col suo bambino, ma nel caso di Magnusson quella coperta era l’oblio … era un velo pietoso che aveva mascherato solo quel suo atto creativo ingiunto con la violenza, paragonabile ad una specie di aborto all’incontrario, con l’aggravante di una diversità imposta e non certo casuale.